Rilasciato DragonFly BSD 2.2.1
Il 26 aprile Matthew Dillon ha annunciato il rilascio della versione 2.2.1 di DragonFly BSD, il sistema derivato da un fork di FreeBSD 4.
Questa versione è essenzialmente una release di bugfix e non introduce particolarità rispetto alla 2.2.0 che ha aperto il nuovo ramo di sviluppo.
Come già citato in precedenza, la punta di diamante di DragonFly BSD 2.2 è la presenza del file system HAMMER, che con le sue caratteristiche avanzate di instant crash recovery, gestione dei volumi multipli, controllo di integrità dei dati, history retention granulare e capacità di mirroring su altri dischi, rappresenta una valida sfida all’osannato ZFS di Sun/Oracle.
A questi link è possibile scaricare le iso di questa nuova versione: dfly-2.2.1_REL.iso.gz (184MB), dfly-gui-2.2.1_REL.iso.gz (516MB).
Il 1 maggio ci porta in regalo, oltre a una bella giornata di sole (almeno in quest’angolo della Sicilia) anche OpenBSD 4.5.
atta della trentesima release per questo sistema operativo, e in questa versione sono state migliorate le prestazioni in ambiente SMP sui moderni processori multi-core. Altre novità di rilievo riguardano la prerelease del sistema di metadata journaling per il file system FFS (noto come WAPBL), l’allocatore di memoria jemalloc, l’adozione di X.Org al posto di XFree86 su numerosi ports, il Power Management Framework, il supporto al suspent/resume via ACPI su molti laptop, il supporto alla scrittura su UDF, l’Automated Testing Framework, il Runnable Userspace Meta Program framework, e infine il supporto a Xen 3.3 sia su x86 che su amd64.