La fine di Solaris

Alla fine è successo. Senza preavviso e senza annunci, un tweet ha reso noto che Oracle ha silenzionamente licenziato grandissima parte dei team di sviluppo di Solaris e dell’architettura SPARC, segnandone di fatto la fine.

 

Era evidente da tempo che l’impegno di Oracle su Solaris fosse veramente minimo e legato alla sussistenza, a parte il rilascio dell’architettura SPARC M8.

Sono trascorsi 25 anni dalla nascita di Solaris come successore di SunOS, mentre la cpu SPARC era nata nel 1985.

L’attesa release di Solaris 11.4 e soprattutto quella del successivo Solaris 12 sono quindi da considerare ormai impossibili.

Non ci resta che dare un triste addio a quello che moltissimi consideravano il baluardo  e punto di riferimento dei sistemi UNIX sin dagli anni 80.

Il progetto Illumos compie 5 anni

IllumosIl 3 agosto 2015 segna i cinque anni trascorsi dall’annuncio di Illumos, la derivazione community-based di OpenSolaris diretta a creare un sistema operativo interamente open source.

Dopo cinque anni, Illumos continua a essere il principale progetto alla guida dell’effort opensource Solaris ed è utilizzato da distribuzioni che spaziano da NexentaStor a SmartOS di Joyent ad OpenIndiana. Purtroppo per OpenIndiana, l’ “OS enterprise robusto” costruito su Illumos, la build più recente (151a8) è adesso vecchia di quasi due anni.

La comunità opensource Solaris non è neanche lontanamente vibrante come era ai tempi di Sun, ma è grandioso vedere cinque anni dopo il prosieguo degli sforzi su illumos.org.

OpenSolaris potrebbe morire?

Così sembrerebbe dato che dalle ultime posizioni di Oracle, il concetto principe di OpenSource verrebbe a mancare.

A quanto pare Oracle ha deciso di dare la sua versione aziendale del s.o. Unix Oracle Solaris in una versione trial liberamente scaricabile a patto di acquistare successivamente una licenza di supporto. Ma non è questo il problema. Sembra che Oracle non sia più intenzionata a rilasciare il codice sorgente di alcune delle tecnologie presenti su Solaris eliminandole di fatto dalla versione mantenuta dalla comunità. Di fatto sembra che già da venerdì scorso non vi sia più alcun contributo di Oracle nella release Wonderland v0.5 Preview 3 che vedrà la luce a breve.

Solaris unisce HP e Sun

Ricordate questa notizia? Non se ne è più parlato, ma sembra che qualcosa continui a muoversi nei sotterranei di HP e Sun. Infatti in questi giorni esce la notizia che le due grandi aziende hanno raggiunto un accordo per la distribuzione di Solaris 10 su piattaforma Proliant e blade server dell’HP. Inoltre è previsto un piano di collaborazione per integrare Solaris e il software Insight della HP, in uno sforzo che dovrebbe portare al raggiungimento di maggiore sicurezza ed usabilità.

Questo accordo fa seguito a quelli già stipulati da Sun con Dell e IBM, e fa sì che Solaris sia adesso disponibile su una vasta scelta di piattaforme, per una considerevole porzione di mercato. Secondo Gartner, Dell, HP, IBM e Sun rappresentano i tre quarti del totale dei server venduti nell’ultima parte del 2008, ed HP è quella che ha consegnato il maggior numero di unità.

Sun la compro io! No io!

Neanche il tempo di riprendersi dalla mancata operazione d’acquisto di Sun da parte di IBM, che subito arriva la notizia shock: Oracle compra Sun!

Sembra che l’accordo sia già stato concluso, per la modica somma di 7,4 miliardi di dollari, e il tutto verrà finalizzato entro questa estate con l’approvazione del cda di Sun.

Rispetto all’offerta di IBM di qualche settimana fa, Oracle pagherà 0,10 dollari in più ad azione.

Non è ancora dato sapere se, a differenza dell’accordo saltato con Big Blue, l’intenzione di Oracle sia quella di avvalersi dell’intera offerta di prodotti Sun, oltre ai rinomati e ambiti Java e MySQL. Pensiamo ad esempio al software di virtualizzazione consumer-oriented VirtualBox, così come alla suite enterprise xVM.

UPDATE

Oracle ha rilasciato un documento (pdf) di Faq riguardo alla manovra di acquisizione. Viene fatto un breve cenno a MySQL, dicendo che verrà ad aggiungersi all’offerta di database disponibili dall’azienda, mentre nulla viene detto riguardo a VirtualBox e OpenOffice.

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