SCO segna un punto

rip_scoPer dovere di completezza di cronaca bisogna riportare che la settimana scorsa SCO ha segnato un piccolo punto a suo favore nella vicenda giudiziara contro Novell per la proprietà di Unix.

Infatti una corte federale ha parzialmente annullato la sentenza precedente che assegnava a Novell la proprietà dei diritti intellettuali su Unix.

La corte ritiene che, a seguito dell’Asset Purchase Agreement con cui Novell vendette a SCO i sorgenti di Unix, SCO stessa deve ritenersi proprietaria almeno dei diritti minimi necessari per poter far frutto di questo trasferimento.

Occorre ricordare che la paternità del nome “UNIX” non è in discussione in questa lite, in quanto non appartiene nè a SCO nè a Novell, ma all’Open Group.

Sun la compro io! No io!

Neanche il tempo di riprendersi dalla mancata operazione d’acquisto di Sun da parte di IBM, che subito arriva la notizia shock: Oracle compra Sun!

Sembra che l’accordo sia già stato concluso, per la modica somma di 7,4 miliardi di dollari, e il tutto verrà finalizzato entro questa estate con l’approvazione del cda di Sun.

Rispetto all’offerta di IBM di qualche settimana fa, Oracle pagherà 0,10 dollari in più ad azione.

Non è ancora dato sapere se, a differenza dell’accordo saltato con Big Blue, l’intenzione di Oracle sia quella di avvalersi dell’intera offerta di prodotti Sun, oltre ai rinomati e ambiti Java e MySQL. Pensiamo ad esempio al software di virtualizzazione consumer-oriented VirtualBox, così come alla suite enterprise xVM.

UPDATE

Oracle ha rilasciato un documento (pdf) di Faq riguardo alla manovra di acquisizione. Viene fatto un breve cenno a MySQL, dicendo che verrà ad aggiungersi all’offerta di database disponibili dall’azienda, mentre nulla viene detto riguardo a VirtualBox e OpenOffice.

1234567890

Con un pò di ritardo riportiamo una notizia folkloristica, ossia il raggiungimento del valore 1234567890 nell’epoch dei sistemi Unix, nella trascorsa giornata di venerdì 13 febbraio.

Come tutti dovreste sapere, i sistemi Unix contano la data in base al numero di secondi trascorsi dall’1 gennaio 1970, e il valore è contenuto in una variabile che viene definita appunto epoch.

Non si tratta di un rischio, in quanto questo valore non causa nessun overflow della variabile dell’epoch, evento previsto per il 2038, quindi l’unico motivo per cui è stato portato alla ribalta è il fatto che si tratta di una sequenza di numeri da 1 a 0, esteticamente bella da vedere.

La cosa è anche stata alla base di diverse feste e party in giro per il mondo.

X-Force 2008 Trends Report

E’ uscito in questi giorni il report del team X-Force della IBM, il quale analizza l’andamento delle vulnerabilità, dei bug e dei rischi di sicurezza riscontrati nei vari sistemi operativi nel corso dell’anno passato.

Il report considera anche l’impatto economico delle varie criticità, e tiene in considerazione vari tipi di applicativi considerati mission-critical, come le applicazioni web e i vari browser.

A pagina 40 del report viene stilata una classifica dei sistemi operativi rispetto alle vulnerabilità riscontrate, e secondo gli esperti IBM i sistemi a maggior rischio in assoluto durante il 2008 sono stati quelli basati su Mac OS X in versione server e workstation, con il 14.3%, seguiti dal kernel Linux con il 10.9%. Le varie versioni di Windows si attestano ciascuna intorno al 5% circa, mentre AIX figura tra i sistemi più sicuri con un’incidenza di rischio del solo 3.7%.

Vari blog tecnici hanno riportato la notizia, ma parecchi obiettano sul fatto che un team finanziato da IBM se ne venga fuori con l’affermazione che un sistema operativo marchiato IBM sia il più sicuro sul mercato. Si obietta poi che non sono ben chiariti alcuni dei criteri di valutazione delle vulnerabilità, senza contare il fatto che parte della maggiore invulnerabilità di AIX è senz’altro dovuta alla sua largamente minor diffusione rispetto agli altri sistemi e conseguentemente al minore interesse ad attaccarlo.

Risulta poi poco credibile un risultato in cui i sistemi Windows appaiono vulnerabili meno della metà dei sistemi Mac e Linux, quando è sotto gli occhi di tutti che la marea di worm, malware e virus che si diffondono quotidianamente e che sfruttano l’infinità di bug e security risks giornalmente riscontrati in tutti i sistemi della famiglia Windows rendono questi sistemi i più rischiosi e vulnerabili in assoluto.

1 6 7 8 9 10 13