Tanti auguri UNIX!

Ebbene si. Sono 40 anni!

La sede dei Bell Labs, Murray Hill, NJ

La sede dei Bell Labs, Murray Hill, NJ

Nell’estate del 1969 Ken Thompson, da dipendente dei Bell Labs, iniziava a lavorare a quello che sarebbe diventato il più importante sistema operativo mai scritto.

In poche settimane aveva già scritto il sistema operativo, una shell, un editor e un assembler, il tutto in linguaggio macchina su un “misero” DEC PDP-7. Di lì a poco coinvolse il suo collega di lavoro Dennis Ritchie, e in seguito Doug McIllroy, Joe Ossanna e Rudd Canaday. Cinque anni più tardi, Thompson e Ritchie dichiaravano: “un sistema operativo potente dedicato all’uso interattivo non deve essere esoso sia in termini di risorse che di sforzo umano“, enunciando così uno dei principi filosofici base del sistema: less is more (nel meno ci sta il più).

Thompson e Ritchie nei primi anni di sviluppo di UNIX

Thompson e Ritchie nei primi anni di sviluppo di UNIX

Negli anni a seguire l’influenza e l’importanza di UNIX crebbero sempre più, portandolo su server e workstation di innumerevoli università, uffici governativi e aziende, e la sua influenza si diffuse anche al di là della sua effettiva distribuzione, tanto che nel 1983 Thompson e Ritchie furono insigniti del premio A.M.Turing per il loro contributo all’Information Technology: “Il modello del sistema Unix ha guidato una generazione di progettisti software verso nuovi modi di concepire la programmazione“.

Svariati sono gli episodi, gli aneddoti e i grandi successi che hanno costellato questi 40 anni di vita di UNIX, ma anche i periodi oscuri e problematici delle Unix Wars e delle incompatibilità tra sistemi. Per la cronistoria completa vi rimando alla lettura del brano di ComputerWorld dal quale ho tratto le linee guida per questo articolo, e anche alla sezione storica del nostro sito.

Nella parte finale il pezzo analizza il futuro di UNIX, ma assume un tono un po’ triste. Infatti dice che UNIX ha avuto un passato lungo e vivace, ma adesso si trova sempre più sotto pressione da parte di Linux, Windows, OpenSolaris ecc.

Mentre può essere vero per quanto riguarda Windows, non condivido l’approccio che vede Linux, Solaris, Mac OS e altri sistemi operativi del genere come avversari o detrattori di UNIX. Essi sono UNIX stesso! Sono incarnazioni, più o meno ufficializzate, delle specifiche che definiscono il concetto stesso di UNIX. Dopo i primi anni di sviluppo, quando l’unica versione esistente era quella a cui lavoravano Thompson e Ritchie all’AT&T, UNIX non è più stato un solo sistema operativo, ma c’è sempre stata una pletora di sistemi facenti parte di una “famiglia UNIX”. E ormai da decenni il nome UNIX non corrisponde a un sistema operativo specifico e ben identificabile, ma piuttosto a un insieme di specifiche e di criteri (POSIX, la Single UNIX Specification, Spec 1170, ecc.ecc.) che, se rispettati, permettono di qualificare un qualsiasi sistema operativo, sviluppato da qualsiasi produttore, come conforme al marchio e alla filosofia UNIX, cosa che tra l’altro viene riportata nell’articolo di CW in un trafiletto.

Per questo quindi possiamo affermare che, dopo 40 anni, UNIX adesso è forte più che mai, e mantiene la sua tradizione attualizzandola rispetto allo stato tecnologico moderno, per mezzo di Linux, OpenSolaris, dei vari *BSD, di Mac OS X e di molti altri sistemi meno noti e diffusi.

Ah, per i pignoli come me, ricordo che la data ufficiale di nascita di UNIX, ossia l’epoch da cui si inizia a conteggiare il tempo di sistema, è il 1 gennaio 1970, ma l’inizio della scrittura del sistema da parte di Thompson risale appunto all’agosto 1969. Buon compleanno!!!!

ZFS deduplicato

data deduplicationNell’ultimo periodo ZFS è stato un pò appannato, per via di alcune cause legali intentate da NetApp, e a causa di alcuni contrasti sulle licenze, motivi che sono probabilmente alla base anche dell’abbandono da parte di Apple del previsto supporto al file system.

Tuttavia dal punto di vista tecnico lo sviluppo non si è fermato, ed è stato da poco annunciato che ZFS supporterà la deduplicazione dei dati, a livello di blocchi.

Si tratterà di un processo sincrono, cioè in tempo reale, senza attendere che la CPU si trovi in un momento morto. Questa scelta deriva dalla scelta progettuale dare priorità all’evitare lo spreco di spazio, piuttosto che alla preservazione dei cicli di clock della CPU. Inoltre lo sviluppo di ZFS da per scontata la presenza di un sistema operativo sottostante che gestisca il multithreading (OpenSolaris, ovviamente) e che sia in grado di sfruttare un hardware in cui l’incremento dei cicli di cpu sia superiore a quello delle fasi di I/O.

L’attivazione della deduplicazione sarà estremamente semplice, ovvero attraverso il comando zfs set dedup=on. Bisognerà però stare attenti a non abusarne in casi in cui i dati presenti sul file system non presentino significative quantità di duplicazioni effettive, in quanto questo si tradurrebbe in aumenti di carico per la CPU senza benefici rilevanti.

E’ ancora allo studio la preparazione di una utility di controllo e ripristino del file system in caso di eventi di danneggiamento disastrosi e imprevisti, analoga al tradizionale fsck ben noto a tutti gli utenti unix.

Rilasciato FreeBSD 7.2-BETA1

E’ stato rilasciato il 2 aprile FreeBSD 7.2-BETA1.

Il target principale di questa versione di testing sembra essere quello della risoluzione di svariati bug relativi alle librerie di threading recentemente introdotte, e anche alcuni aggiornamenti ai driver di networking come il bce(4).

Secondo la pianificazione ufficiale del rilascio, alla quale il team di sviluppo si attiene scrupolosamente, la versione 7.2 ufficiale dovrebbe vedere la luce intorno alla metà o la fine del prossimo mese di maggio.

Aggiornamenti su IBM e Sun

Pare che il progetto di acquisizione di Sun da parte di IBM stia andando avanti e non ne sia più in dubbio l’esistenza.

Anzi si viene a sapere da Reuters che IBM ha svolto due settimane di valutazioni sullo stato economico di Sun ed abbia concluso che l’azienda abbia un valore un po’ inferiore a quello ritenuto all’inizio. A seguito di ciò quindi è stato ridotto l’importo dell’offerta per l’acquisizione.

Al termine della fusione l’azienda risulterebbe in una posizione dominante sul mercato Unix, con una share del 65%, ed è quindi probabile in merito un intervento dell’authority antitrust americana.

Articolo originale su Reuters Italia

UPDATE:

Pare che l’ipotesi di accordo sia saltata. Sempre il Wall Street Journal riporta che Sun ha respinto l’offerta in quanto la ritiene troppo bassa, ed anche perchè più di 11mila posti di lavoro sarebbero stati da tagliare. Questo perchè IBM è interessata ad acquisire soltanto MySql, Java e OpenSolaris, ma non anche il resto dell’offerta software di Sun.

Bisognerà vedere adesso l’entità delle ripercussioni sul valore azionario di Sun, e non è noto al momento se IBM intenda presentare una ulteriore offerta in futuro.

Rilasciata MilaX 0.4

Pochi giorni dopo l’uscita di OpenSolaris 2009.05 esce MilaX 0.4, una delle distribuzioni live opensource che utilizza il kernel OpenSolaris al posto del tradizionale kernel Linux.

In questa release, basata sulla versione svn114 del kernel, viene sostituito Jwm con FVWM dotato di un tema personalizzato, vengono gestite le miniature delle finestre minimizzate, è stata inserita una console fullscreen (urxvt), viene adottato conky come system monitor, è stato creato un sistema di editing dei file di configurazione basato su vim.

Tra le altre modifiche, è stato aggiunto il supporto al partizionamento nello script zfsinstall.

Questo il link per scaricare l’iso del sistema, Download (MD5): milax04.iso (104MB).

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