Tempi bui per OpenSolaris

In questi giorni si son appresi i piani di sviluppo di Oracle per i prodotti opensource come openoffice.org e Java, oramai di sua proprietà data l’acquisizione di Sun Microsystem.

Da questi piani manca qualcosa. Sembra che Oracle si sia dimenticata di OpenSolaris e di questo se ne sono accorti in tanti, in primis gli sviluppatori.

Ben Rockwood, evangelist di OpenSolaris, ha quindi scritto una lettera aperta a Oracle nella quale chiede spiegazioni in merito allo sviluppo ed al supporto di OpenSolaris oltre che di Solaris stesso, giunto alla versione 10, ma di cui a questo punto si dubita il raggiungimento della 11. Lettera che è rimasta morta..

Ad essa ha fatto seguito il disappunto di Peter Tribble, il quale aveva chiesto ad Oracle un canale di comunicazione tra lo staff di Sun e l’OBG, richiesta andata a vuoto data la mancanza di almeno un cenno da parte di Oracle. Infatti Peter si chiede: “I’ve no doubt that Oracle are very busy, but not even bothering to say hello?

A tutto questo si aggiunge un messaggio in mailing list di un responsabile della società Statunitense nel quale spiega che attualmente Oracle sta studiando tutte le tecnologie ed i prodotti acquisiti con Sun e sulle quali dovrà decidere il da farsi: mantenerle o meno.

In fondo c’è da dire che Oracle ora si trova a gestire 3 sistemi operativi, una versione personalizzata di RHEL, Solaris ed Opensolaris. Inoltre Oracle attualmente è fortemente centralizzata su Linux: le piattaforme di sviluppo e di test dei suoi prodotti sono infatti tutte basate sudi esso; se a questo si aggiunge il fatto che Oracle è una delle maggiori aziende contributrici di Linux, nonché la mamma del filesystem btrfs (concorrente di ZFS), ci si accorge di quante poche speranze possa avere OpenSolaris.

OpenSolaris agonizza: Ultimatum a Oracle

opensolaris2Sembra che la situazione relativa al futuro di OpenSolaris stia degenerando.

Il comitato che governa lo sviluppo del sistema operativo, OpenSolaris Governance Board, ha deciso di sottoporre una specie di ultimatum a Oracle, per costringerla a prendere una posizione chiara sul futuro del sistema, minacciando il proprio autoscioglimento.

La data fissata è quella del 16 agosto 2010.

L’esecutivo nelle note relative all’incontro rivendica “l’autorità di discutere il futuro di OpenSolaris e la sua interazione con la community”.

“Altrimenti l’OGB al meeting del 23 agosto prenderà l’iniziativa di invocare la clausola nello statuto dell’OGB che restituisce il controllo della community a Oracle”.

Alcuni utenti hanno anche suggerito che potrebbe essere saggio creare un “fork” del codice base, ma molti sostenitori di OpenSolaris non credono che smembrare la governing board sia una mossa valida.

“Onestamente, secondo la mia opinione, l’OGB sta soltanto alzando le mani in alto”, scrive Ben Rockwood su un blog. “L’organismo è stato inutile per lungo tempo, ma soltanto perchè così ha deciso di essere. … Non ha mai guidato nulla, e non lo sta facendo nemmeno adesso.”

Ma questo non significa che la rivendicazione vada ignorata, ha aggiunto. “Un debole posto di potere è meglio di nessun posto di potere”.

Non sono ancora stati rilasciati commenti da portavoce Oracle.

Articolo originale su Computer World UK

OpenSolaris tramonta

arctic_ice_pack_at_sunset_canadaAlla fine qualche notizia (semiufficiale) da Oracle riguardo OpenSolaris è arrivata, e non è buona.

Pochi giorni fa un memo interno è stato intercettato ed è stato pubblicato su internet da vari blogger e riviste del settore. In buona sostanza Oracle comunica le sue intenzioni riguardo Solaris 11, e di riflesso rivela che non ci sarà più rilascio di sorgenti sotto licenza CDDL in tempo reale per poter essere inclusi nel progetto OpenSolaris.

Certo, il progetto non viene ufficialmente chiuso, ma se non arriverà più l’intero flusso del kernel in formato sorgente completo e totalmente riutilizzabile, non è pensabile che OpenSolaris possa progredire in maniera rapida ed efficace.

Dalla lettura del memo si percepisce anche che Oracle considera OpenSolaris in qualche modo una concorrenza a costo zero al proprio Solaris Enterprise, e quindi preferisce non alimentarne in maniera concreta il successo.

Oracle annuncia anche che metterà a disposizione del pubblico Solaris 11 Express, distribuito in forma binaria gratuitamente sotto licenza RTU per sviluppatori

Nexenta 2.0beta2

E’ disponibile la seconda beta del progetto Nexenta, distribuzione basata sull’unione di un repository Ubuntu con il kernel OpenSolaris.

Questa seconda beta comprende ovviamente molti bugfix rispetto alla prima, e si basa sulla build 104+ di OpenSolaris comprensivo delle patch più importanti. Il numero dei pacchetti compresi nel repository, che è basato su quello di Ubuntu 8.04 LTS ‘Hardy Heron’, è salito a 13000. E’ stata anche realizzata l’integrazione di servizi quali Apache, MySQL, PostgreSQL ed Exim nella struttura SMF di Solaris.

Come di consueto, ecco le coordinate per il download: nexenta-core-platform_2.0-b104-beta2_x86.iso.zip (440MB).

Rilasciato OpenSolaris 2009.06

Oggi esce ufficialmente OpenSolaris 2009.06, la terza release della versione Open di Solaris.

opensolaris-desktop-largeSi tratta della prima versione che supporta l’architettura SPARC oltre a quella x86, e consente l’esecuzione del sistema operativo sulle macchine equipaggiate con UltraSPARC T1 e T2 (famiglia Sun4v), e UltraSPARC II, III e IV (famiglia Sun4u) aventi un livello OBP 4.7 o superiore.

Una delle novità di questa release è la Network Virtualization tramite Crossbow. Vengono costituite delle interfacce VNIC (Virtual Network Interface Card), dei Virtual Switch e le relative interconnessioni. Vengono quindi istituite delle Virtual LAN, nelle quali operano pienamente le funzioni di routing e firewalling di OpenSolaris. Il sistema Crossbow consente il rispetto di obiettivi QoS all’interno della struttura di rete virtuale e l’impostazione di limiti di banda, priorità di rete e risorse di CPU al servizio dei vari NIC e VNIC.

Altra caratteristica è l’implementazione di un hypervisor Xen, che può essere associato all’impostazione di un VLAN ID riservato per ciascun guest domain, creando quindi un ambiente virtuale separato e protetto.

E’ stata accresciuta la capacità di IP Observability, con la possibilità di usare i più comuni tool di packet sniffing sia sui path reali che virtuali.

L’IP Multipathing consente di separare il traffico di rete dai cambiamenti e dai guasti che possono verificarsi nel sottostante livello fisico di rete.

E’ stata accresciuta l’interoperabilità con l’ambiente Windows attraverso nuove features dell’OpenSolaris CIFS service, come il controllo di accesso basato sull’host, le ACL sulle share, il supporto alla cache online e offline.

E’ stato aggiunto un  sistema di clustering denominato Open HA, che consente la realizzazione di servizi in alta disponibilità.

time-slider-snapshot-largeDal punto di vista utente, le novità più visibili sono la presenza di Mozilla Firefox 3.1 beta, con il relativo plugin Adobe Flash 10; la gestione degli snapshot del Time Slider; l’utility Codeina  per la gestione dei plugin multimediali e il sistema media center opensource Elisa, che trasforma OpenSolaris in una piattaforme per la visione di film e l’ascolto di musica.

Svariate migliorie sono state apportate al sistema di gestione pacchetti software IPS, soprattutto riducendone il consumo di risorse di memoria.

elisa-large

Altre grossa novità nel campo dell’hardware gestito sono:

  • il supporto per i Laptop, infatti OpenSolaris è addirittura disponibile preinstallato su notebook della famiglia Toshiba Tecra e Portege.
  • il supporto al nuovo processore Intel Xeon 5500 ‘Nehalem’, che incrementa prestazioni e potenza nell’ambito della virtualizzazione x64. Sono pienamente supportate le nuove funzioni di risparmio energetico “deep C-state”.

Queste ed altre novità vengono illustrate nell’annuncio ufficiale del rilascio di OpenSolaris 2009.06.

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