Il 2038, che anno…
Negli ultimi giorni è tornato fuori un argomento che ai tecnici era già risaputo, ma che per qualcuno può essere una novità, ossia il fatto che i sistemi Unix a 32 bit non riescono a gestire date successive al 19 gennaio 2038 alle 03:14:07.
Questo perchè in Unix la data è contenuta in una variabile intera a 4 byte che conta il numero di secondi trascorsi dal 1 gennaio 1970, e il valore massimo che tale variabile può raggiungere in un sistema a 32 bit è 2.146.483.547, corrispondente appunto alla data di cui sopra.
In realtà si tratta di un problema poco serio, dato che già adesso tutti coloro che sono passati a sistemi 64 bit ed utilizzano versioni di Unix a 64 bit non incorrono nel bug, senza poi aggiungere che molte delle architetture UNIX tradizionali, che molti considerano a torto antiche e obsolete, sono a 64 bit già da molti anni.
Ad ogni modo tra 30 anni non esisteranno più macchine a 32 bit, e sicuramente anche i 64 bit saranno stati superati da processori a 128 bit o superiori, il che farà slittare la data limite centinaia di anni più avanti. Nonostante non si tratti di qualcosa di elementare, è anche altamente probabile che per allora sarà pronta una patch da applicare ai sistemi a 32 bit che ancora fossero in esercizio per evitare il disastro.
In conclusione quindi siamo sicuri che il nostro amato Unix non ci tradirà subito dopo aver compiuto i suoi 69 anni, e sfidiamo anzi gli attuali sistemi operativi concorrenti ad essere ancora presenti e affermati quando si arriverà al fatidico giorno!
Si, Unix sicuramente non ci tradirà. Il problema sono i sysadmin 😉