Sun la compro io! No io!

Neanche il tempo di riprendersi dalla mancata operazione d’acquisto di Sun da parte di IBM, che subito arriva la notizia shock: Oracle compra Sun!

Sembra che l’accordo sia già stato concluso, per la modica somma di 7,4 miliardi di dollari, e il tutto verrà finalizzato entro questa estate con l’approvazione del cda di Sun.

Rispetto all’offerta di IBM di qualche settimana fa, Oracle pagherà 0,10 dollari in più ad azione.

Non è ancora dato sapere se, a differenza dell’accordo saltato con Big Blue, l’intenzione di Oracle sia quella di avvalersi dell’intera offerta di prodotti Sun, oltre ai rinomati e ambiti Java e MySQL. Pensiamo ad esempio al software di virtualizzazione consumer-oriented VirtualBox, così come alla suite enterprise xVM.

UPDATE

Oracle ha rilasciato un documento (pdf) di Faq riguardo alla manovra di acquisizione. Viene fatto un breve cenno a MySQL, dicendo che verrà ad aggiungersi all’offerta di database disponibili dall’azienda, mentre nulla viene detto riguardo a VirtualBox e OpenOffice.

Rilasciati FreeBSD 7.2-RC1 e NetBSD 5.0-RC4

In questi giorni sono uscite alcune release di distribuzioni della famiglia BSD.

In primis FreeBSD 7.2-RC1, contenente dei fix alle librerie di threading, ai driver bce(4) e amr(4), e altri piccoli aggiustamenti. Download: 7.2-RC1-i386-dvd1.iso.gz (1,814MB, MD5), 7.2-RC1-amd64-dvd1.iso.gz (1,866MB, MD5).

NetBSD 5.0-RC4, che festeggia il compleanno di Billy West, contiene l’aggiunta della risorsa RLIMIT_AS, che limita il totale di spazio indirizzamenti disponibile ai processi, miglioramenti alla stabilità del server NFS, migliorie a FFS, fix al ps(4), il supporto del chip Realtek 8111C da parte del driver re(4), e altro. Questi i link alle iso per due delle architetture supportate da NetBSD: i386cd.iso (229MB), amd64cd.iso (241MB). Trovate l’elenco completo sul server FTP del progetto.

Rilasciato DragonFlyBSD 2.4

logo DragonFly BSDIl 16 settembre è stato rilasciato DragonFlyBSD 2.4.

Matthew Dillon comunica che adesso esistono 3 diverse opzioni: la tradizionale ISO CD, contenente il minimo indispensabile, una ISO DVD che contiene un ambiente X pienamente operativo, e una immagine avviabile per key USB (raccomandata key da almeno 1Gb).

Inoltre per la prima volta viene offerta una ISO 64-bit. Il sistema a 64-bit è pienamente operativo, ma c’é al momento un supporto limitato per pkgsrc.

Dal punto di vista delle novità presenti in questa versione, c’é da notare l’adozione di un file system dinamico (DEVFS) con auto-probing dei block device al posto della tradizionale /dev statica, resa obsoleta per via del cambio di tutti i major e minor numbers.

Adesso è possibile effettuare il boot del sistema da una partizione UFS e non solo HAMMER come in precedenza. Svariati miglioramenti sono stati apportati al supporto per NFS, e, dal punto di vista del supporto hardware, la cosa più rilevante è la implementazione di un driver AHCI nativo con pieno supporto per hot-plug e moltiplicatori di porte.

Qui è possibile consultare l’annuncio dettagliato del rilascio, mentre queste sono le coordinate per il Download (MD5): dfly-gui-2.4.0_REL.iso.gz (722MB), dfly-2.4.0_REL.img.gz (217MB), dfly-amd64-2.4.0_REL.iso.gz (219MB).

Grand Central Dispatch su FreeBSD

Logo FreeBSDPochi mesi fa Apple ha rilasciato in open source la sua libreria denominata Grand Central Dispatch (GCD), ed utilizzata in Mac OS X Snow Leopard per sviluppare codice multithreaded in grado di girare in maniera ottimizzata su processori multi-core.

Il team di FreeBSD ha lavorato al porting di questa tecnologia su ambienti POSIX, facendo tutti gli adattamenti necessari al suo funzionamento su una piattaforma diversa da quella di Apple.

E’ stato inoltre necessario mettere a punto un particolare compilatore C di tipo blocks-aware, che quando viene utilizzato in unione alla libreria di dispatch genera codice in grado di effettuare callback sia in base alle funzioni che ai blocchi.

Grand Central Dispatch viene descritta nelle sue linee generali su Wikipedia, e la sua principale caratteristica è quella di far gestire i thread al sistema operativo, e non alle singole applicazioni. Questo consente, tra le varie cose, di poter gestire le risorse di cpu e core in maniera ottimizzata tra le varie applicazioni, impedendo ai processi multithreading di impegnare i vari core anche quando non sono attivi, riallocando invece quelle risorse ad altri processi che ne hanno bisogno in quel momento.

Tuttavia i lavori sono ancora in una fase iniziale, e si prevede che GCD sarà inserito nel branch di sviluppo di FreeBSD dopo il rilascio della 8.0, per essere poi presente nella 8.1.

Inutile dire che lo sforzo compiuto dal team di FreeBSD sarà di aiuto per il porting di questa tecnologia su tutti i sistemi POSIX, compresi gli altri BSD, OpenSolaris e Linux.

Rilasciato DragonFlyBSD 2.2

Matthew Dillon ha annunciato il rilascio di DragonFlyBSD 2.2, il sistema operativo derivato da un fork di FreeBSD 4.8.

A partire da questa release, il filesystem HAMMER viene considerato stabile e production-ready, dopo la sua nascita avvenuta nel luglio 2008. La versione 2.2 di DragonFly accresce in maniera sostanziale la stabilità del sistema, aggiunge nuovi driver, migliore supporto e integrazione di pkgsrc, e una nuova infrastruttura di rilascio con il supporto di target multipli. Adesso sono disponibili tre opzioni di rilascio – la ISO su cd di tipo basilare rilasciata dal team, una ISO DVD che contiene un ambiente X pienamente operativo, e una immagine bootabile per penna USB (meno di 512M). I pacchetti software distribuiti con questa versione sono più di 7300.

Una nota di rilascio dettagliata è disponibile a questo url, e queste sono le coordinate per il download: dfly-gui-2.2.0_REL.iso.gz (515MB), dfly-2.2.0_REL.iso.gz (183MB).

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