Rilasciato NetBSD 7.1

Il team di NetBSD ha annunciato il rilascio della versione 7.1. Si tratta della prima update della serie 7.

Sono state introdotte svariate fix relative alla stabilità ed alla sicurezza, ed anche alcune nuove features.

Caratteristiche in evidenza della versione 7.1 sono:

  • Supporto per Raspberry Pi Zero
  • Supporto iniziale per DRM/KMS Nvidia con nouveau
  • Aggiunta di vioscsi, un driver per Google Compute Engine disk
  • Miglioramenti della compatibilità Linux (es: uso di Adobe Flash Player 24)

L’annuncio completo è disponibile a questo indirizzo, ed è possibile scaricare le varie iso di installazione dal sito ufficiale.

Rilasciato OpenBSD 6.1

E’ stato rilasciato OpenBSD 6.1

Si tratta della 42esima release di OpenBSD, la quale mantiene ancora l’invidiabile record di solo 2 vulnerabilità remote nell’installazione base in 20 anni.

Tra le novità rilevanti abbiamo:

  • supporto alla piattaforma arm64, utilizzando clang come compilatore base
  • aggiunto il supporto a Loongson 3A CPU e RS780E
  • rimosso supporto alle piattaforme: armish, sparc, zaurus
  • svariati nuovi driver e supporti per ambienti Hyper-V, VMware, tablet Wacom etc.
  • svariate migliorie all’ambiente di virtualizzazione vmm/vmmd, tra cui il supporto per VM guest Linux
  • miglioramenti allo stack wifi 802.11
  • molti altri miglioramenti maggiori e minori

Per una lista completa delle novità vi rimandiamo all’annuncio ufficiale.

IRIX Interactive Desktop ritorna su Linux

Quelli di voi che bramano l’esperienza di utilizzare una workstation grafica vintage degli anni 90 avranno una bella giornata: uno sviluppatore di nome Eric Masson ha resuscitato l’IRIX Interactive Desktop che girava sulle workstation Silicon Graphics e adesso lo offre come alternativa desktop su Linux. E’ stata denominata Maxx Interactive Desktop.

La nuova release è disegnata per girare su Fedora 25 a 64-bit, ma sulla pagina Facebook del progetto sono stati documentati dei successi su altre tipologie di Linux, e il supporto ad altre distribuzioni è sulla to-do list di Masson.

Non si tratta di una semplice operazione nostalgia. E’ stato creato un SDK su Eclipse, e sono state promesse feature come CPU affinity, basso foot-print di memoria, affidabilità al livello delle moderne GUI di classe enterprise. Viene anche offerta una “Professional Edition” dotata di supporto.

La fine di Solaris

Alla fine è successo. Senza preavviso e senza annunci, un tweet ha reso noto che Oracle ha silenzionamente licenziato grandissima parte dei team di sviluppo di Solaris e dell’architettura SPARC, segnandone di fatto la fine.

 

Era evidente da tempo che l’impegno di Oracle su Solaris fosse veramente minimo e legato alla sussistenza, a parte il rilascio dell’architettura SPARC M8.

Sono trascorsi 25 anni dalla nascita di Solaris come successore di SunOS, mentre la cpu SPARC era nata nel 1985.

L’attesa release di Solaris 11.4 e soprattutto quella del successivo Solaris 12 sono quindi da considerare ormai impossibili.

Non ci resta che dare un triste addio a quello che moltissimi consideravano il baluardo  e punto di riferimento dei sistemi UNIX sin dagli anni 80.

OpenIndiana introduce MATE Desktop

openindianaE’ passato un po’ di tempo da quando sono emerse notizie significative su OpenIndiana, il sistema operativo derivato da OpenSolaris/Illumos, ma durante questo mese di agosto 2016 sono comparse alcune ISO di test contenenti l’ambiente MATE Desktop.

OpenIndiana ha utilizzato per lungo tempo GNOME 2.x e adesso sembra si stia preparando a una possibile migrazione all’ambiente MATE desktop che è il fork di Gnome 2. Al momento comunque entrambi gli ambienti risultano disponibili nelle ISO.

La versione utilizzata è MATE 1.14 con molti fork di applicazioni GNOME 2. Esiste una pagina wiki con informazioni relative a questa implementazione su OpenIndiana, e le informazioni per scaricare le iso sono contenute in questo post.

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