Rilasciato FreeBSD 7.2-BETA1

E’ stato rilasciato il 2 aprile FreeBSD 7.2-BETA1.

Il target principale di questa versione di testing sembra essere quello della risoluzione di svariati bug relativi alle librerie di threading recentemente introdotte, e anche alcuni aggiornamenti ai driver di networking come il bce(4).

Secondo la pianificazione ufficiale del rilascio, alla quale il team di sviluppo si attiene scrupolosamente, la versione 7.2 ufficiale dovrebbe vedere la luce intorno alla metà o la fine del prossimo mese di maggio.

Aggiornamenti su IBM e Sun

Pare che il progetto di acquisizione di Sun da parte di IBM stia andando avanti e non ne sia più in dubbio l’esistenza.

Anzi si viene a sapere da Reuters che IBM ha svolto due settimane di valutazioni sullo stato economico di Sun ed abbia concluso che l’azienda abbia un valore un po’ inferiore a quello ritenuto all’inizio. A seguito di ciò quindi è stato ridotto l’importo dell’offerta per l’acquisizione.

Al termine della fusione l’azienda risulterebbe in una posizione dominante sul mercato Unix, con una share del 65%, ed è quindi probabile in merito un intervento dell’authority antitrust americana.

Articolo originale su Reuters Italia

UPDATE:

Pare che l’ipotesi di accordo sia saltata. Sempre il Wall Street Journal riporta che Sun ha respinto l’offerta in quanto la ritiene troppo bassa, ed anche perchè più di 11mila posti di lavoro sarebbero stati da tagliare. Questo perchè IBM è interessata ad acquisire soltanto MySql, Java e OpenSolaris, ma non anche il resto dell’offerta software di Sun.

Bisognerà vedere adesso l’entità delle ripercussioni sul valore azionario di Sun, e non è noto al momento se IBM intenda presentare una ulteriore offerta in futuro.

Rilasciata MilaX 0.4

Pochi giorni dopo l’uscita di OpenSolaris 2009.05 esce MilaX 0.4, una delle distribuzioni live opensource che utilizza il kernel OpenSolaris al posto del tradizionale kernel Linux.

In questa release, basata sulla versione svn114 del kernel, viene sostituito Jwm con FVWM dotato di un tema personalizzato, vengono gestite le miniature delle finestre minimizzate, è stata inserita una console fullscreen (urxvt), viene adottato conky come system monitor, è stato creato un sistema di editing dei file di configurazione basato su vim.

Tra le altre modifiche, è stato aggiunto il supporto al partizionamento nello script zfsinstall.

Questo il link per scaricare l’iso del sistema, Download (MD5): milax04.iso (104MB).

Rilasciato FreeBSD 7.2

Logo FreeBSDIl fratello maggiore non poteva certo essere da meno dei fratelli minori, e quindi dopo pochi giorni dall’uscita delle nuove versioni di NetBSD e OpenBSD, anche FreeBSD si aggiunge alla lista, con la release 7.2.

Già nelle settimane e nei mesi scorsi erano state rilasciate alcune Release Candidate, e questa nuova versione introduce alcune nuove caratteristiche nel branch 7: il supporto per l’uso pienamente trasparente delle superpages nella memoria delle applicazioni, il supporto per indirizzi multipli IPv4 e IPv6 all’interno delle jails, csup(4) è ora in grado di scaricare un intero repository CVS, Gnome è stato aggiornato alla versione 2.26 e KDE alla 4.2.2, il port spac64 supporta i processori UltraSPARC-III, e svariate altre cose che è possibile leggere nelle note ufficiali di rilascio.

FreeBSD è disponibile per le architetture md64, i386, ia64, pc98, powerpc e sparc64. Questi i link per il download delle ISO relative alle piattaforme più diffuse: 7.2-RELEASE-i386-dvd1.iso.gz (1,946MB, MD5, torrent), 7.2-RELEASE-amd64-dvd1.iso.gz (2.009MB, MD5, torrent).

Debian promuove FreeBSD. Fuga da Linux?

debkfreebsdNon è una notizia nuovissima: ai primi di ottobre il team Debian, una delle più importati distribuzioni Linux, e quella che fa da portabandiera per il movimento GNU, ha annunciato di aver elevato al rango first-class il proprio port basato su KFreeBSD, ossia il kernel FreeBSD.

E’ già da un po’ che esiste una distribuzione Debian incentrata su kernel FreeBSD anzichè Linux, ma finora è stata un progetto secondario. Da ora invece essa verrà tenuta alla pari della release Linux principale, con lo stesso numero di versione, la stessa priorità nella risoluzione dei bug riscontrati, e se un qualsiasi pacchetto Debian facente parte del core del sistema troverà difficoltà di compilazione o funzionamento su KFreeBSD la cosa sarà considerata “release-critical“, ossia avrà la stessa importanza come se si verificasse sulla versione basata su Linux.

Questo cambiamento potrebbe nascondere le prime avvisaglie dell’intenzione del team Debian di abbandonare Linux e passare a FreeBSD come proprio sistema base. La cosa rappresenterebbe ovviamente un evento non da poco!

Altri che hanno scritto sull’argomento dicono che ultimamente c’è una sempre più consistente migrazione di sviluppatori da Linux a FreeBSD (e Open Solaris), e che Linux non rappresenta più l’unica alternativa gratuita agli Unix commerciali. Ma se questo può essere vero per quanto riguarda OpenSolaris, bisogna dire che invece FreeBSD esiste praticamente da quando esiste Linux (anche da un po’ prima, se consideriamo l’antenato 386BSD), e in questo senso sembrerebbe più motivato un passaggio al kernel OpenSolaris piuttosto che a un kernel che avrebbe potuto essere utilizzato tranquillamente già svariati anni fa.

Inoltre il mondo BSD ha un concetto di licensing fortemente caratterizzante, e c’è sempre stato un grosso contrasto nei confronti della licenza GPL, considerata troppo restrittiva. Le varie distribuzioni *BSD cercano per quanto possibile di sostituire ogni software rilasciato sotto licenza GPL con una controparte sotto licenza BSD. Sebbene probabilmente proprio le caratteristiche di apertura della licenza BSD consentano il matrimonio del kernel FreeBSD con l’ambiente fortemente GNU/GPL di Debian, è più che probabile che la cosa non sia vista particolarmente di buon occhio e sostenuta dagli appassionati (e dagli sviluppatori?) BSD, da sempre fortemente orgogliosi delle proprie utility direttamente derivate dai sorgenti UNIX originali, e del proprio metodo di sviluppo verticistico “a cattedrale” in opposizione al “bazar” tipico di Linux e degli applicativi GNU/GPL.

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