OpenSolaris agonizza: Ultimatum a Oracle

opensolaris2Sembra che la situazione relativa al futuro di OpenSolaris stia degenerando.

Il comitato che governa lo sviluppo del sistema operativo, OpenSolaris Governance Board, ha deciso di sottoporre una specie di ultimatum a Oracle, per costringerla a prendere una posizione chiara sul futuro del sistema, minacciando il proprio autoscioglimento.

La data fissata è quella del 16 agosto 2010.

L’esecutivo nelle note relative all’incontro rivendica “l’autorità di discutere il futuro di OpenSolaris e la sua interazione con la community”.

“Altrimenti l’OGB al meeting del 23 agosto prenderà l’iniziativa di invocare la clausola nello statuto dell’OGB che restituisce il controllo della community a Oracle”.

Alcuni utenti hanno anche suggerito che potrebbe essere saggio creare un “fork” del codice base, ma molti sostenitori di OpenSolaris non credono che smembrare la governing board sia una mossa valida.

“Onestamente, secondo la mia opinione, l’OGB sta soltanto alzando le mani in alto”, scrive Ben Rockwood su un blog. “L’organismo è stato inutile per lungo tempo, ma soltanto perchè così ha deciso di essere. … Non ha mai guidato nulla, e non lo sta facendo nemmeno adesso.”

Ma questo non significa che la rivendicazione vada ignorata, ha aggiunto. “Un debole posto di potere è meglio di nessun posto di potere”.

Non sono ancora stati rilasciati commenti da portavoce Oracle.

Articolo originale su Computer World UK

Rilasciato MINIX 3.1.6

minixDopo lunghissimo tempo viene rilasciata una nuova versione di MINIX, il sistema operativo Unix-like basato su microkernel e sviluppato da Andrew Tanenbaum.

MINIX 3.1.6 contiene nuovi driver per le schede di rete Atheros L2, Intel E1000, Realtek 8169, DEC Tulip; supporto per il networking in VirtualPC; supporto per il montaggio delle share VMWare come filesystem; supporto per sticky bit e gruppi supplementari in VFS; aggiornamento dei ports con nuovo software recente disponibile, più altre migliorie e fix.

Da notare che il sistema al momento non gira all’interno di macchine virtuali VirtualBox 3.1, ed è necessario utilizzare VirtualBox 3.0 se si desidera eseguire una VM MINIX.

Questo l’annuncio ufficiale, e questo il link per il download: minix_R3.1.6-r6084.iso.bz2

OpenSolaris tramonta

arctic_ice_pack_at_sunset_canadaAlla fine qualche notizia (semiufficiale) da Oracle riguardo OpenSolaris è arrivata, e non è buona.

Pochi giorni fa un memo interno è stato intercettato ed è stato pubblicato su internet da vari blogger e riviste del settore. In buona sostanza Oracle comunica le sue intenzioni riguardo Solaris 11, e di riflesso rivela che non ci sarà più rilascio di sorgenti sotto licenza CDDL in tempo reale per poter essere inclusi nel progetto OpenSolaris.

Certo, il progetto non viene ufficialmente chiuso, ma se non arriverà più l’intero flusso del kernel in formato sorgente completo e totalmente riutilizzabile, non è pensabile che OpenSolaris possa progredire in maniera rapida ed efficace.

Dalla lettura del memo si percepisce anche che Oracle considera OpenSolaris in qualche modo una concorrenza a costo zero al proprio Solaris Enterprise, e quindi preferisce non alimentarne in maniera concreta il successo.

Oracle annuncia anche che metterà a disposizione del pubblico Solaris 11 Express, distribuito in forma binaria gratuitamente sotto licenza RTU per sviluppatori

UnixPortal si rinnova!

Sono passati ben 4 anni da quell’ottobre 2007 in cui UnixPortal è stato aperto al pubblico!

Dopo tutto questo tempo, si rendeva ormai necessario un restyling del portale, sia per aggiornarlo ai nuovi gusti estetici del web 2.0, sia per rinnovare le funzioni e le versioni del software di gestione.

Il cambiamento che vi trovate davanti è radicale: abbiamo abbandonato il CMS Xoops e siamo passati a WordPress. Le ragioni del cambiamento sono pratiche: in realtà WordPress era già il motore principale che pubblicava gli articoli di UnixPortal, ma si trovava incorporato in un modulo di Xoops. Se da un lato questo consentiva di continuare a utilizzare le funzioni tipiche di un CMS completo, rispetto a quelle ridotte di un blog, dall’altro rendeva difficoltoso tenere aggiornato WordPress stesso, dati i grossi adattamenti che erano necessari per incorporare le versioni ufficiali all’interno del modulo di Xoops.

Purtroppo col passare degli anni abbiamo notato che gran parte delle funzioni aggiuntive di Xoops sono state ignorate dagli utenti. In particolare i forum non sono mai stati usati da nessuno. Anche i link, i sondaggi e altre piccole chicche che Xoops offriva non hanno avuto molto successo.

Nel frattempo WordPress ha visto accrescere le proprie funzioni, ed allo stato attuale è in grado di offrire anche esso in forma di moduli molte delle funzioni che prima erano tipiche solo di un vero CMS.

Da qui la decisione di passare a un ambiente WordPress puro, semplice da aggiornare e ripulito da quelle funzioni che non hanno avuto successo presso i nostri lettori.

Con l’approssimarsi del 2011 vi offriamo quindi un UnixPortal nuovo e splendente, che non ha perso nulla dei suoi contenuti principali e che intende aprirsi a nuove collaborazioni e iniziative.

Speriamo di raccogliere l’approvazione dei nostri seguaci e anche maggiori contributi, sia in termini di commenti che di proposte per rendere questo sito sempre migliore e interessante!

PS: alcune parti del sito sono ancora in fase di aggiustamento. Siate comprensivi!

SPARC – Il futuro che non c’era e non c’è

sparc-rockDall’articolo di un blogger con 16 anni di esperienza nel mondo Solaris/SPARC, e che ha partecipato all’Oracle OpenWorld appena tenutosi, apprendiamo purtroppo senza molto stupore che non sembrano esserci roadmap incoraggianti per il futuro dell’architettura SPARC dopo l’acquisizione di Sun da parte di Oracle.

L’architettura T3, che era in sviluppo fin da prima dell’acquisizione, con il suo core Niagara, è basata essenzialmente su UltraSPARC IIi, ed è indietro di almeno una generazione rispetto alle soluzioni correnti. Tanto per fare un paragone, gli attuali processori per PC Desktop sono costruiti su processo di miniaturizzazione a 32nm, mentre il T3 è costruito a 40nm.

Il processo di sviluppo della serie T è di circa 24 mesi, ed il T3 è stato completato all’incirca a luglio 2010, dopo essere stato avviato nel 2008 prima dell’acquisizione di Sun. Il passaggio da T2 a T3 non ha portato significativi passi avanti dal punto di vista architetturale – a conti fatti si è trattato essenzialmente di “infilare due T2 sullo stesso die”, con piccole migliorie incrementali.

Per non parlare del mitico processore “Rock”, che già alla fine del 2008 aveva visto tagliare tutte le feature speciali dal proprio programma di sviluppo, e ciò che ne rimaneva aveva consumi non competitivi. 17KW di consumo stimati per il sistema in versione high end, con blade 10U, 8 socket, 64 thread, clock a 2Ghz e 1TB di ram. Il tutto con prestazioni che non arrivavano nemmeno ad essere risibili.

Dall’Oracle OpenWorld non è emersa nessuna roadmap SPARC che non fosse una iperbole riferita sempre al T3. Dal 2008 non c’e’ stata più nessuna roadmap SPARC legittima, coerente o per lo meno credibile, e l’unica cosa vista da qualcuno è stata la roadmap a 5 anni di Fujitsu sullo SPARC64, che si esaurisce nel 2011.

Anche per Fujitsu non si prospetta un grande futuro, considerato che la disponibilità di un sistema operativo per il suo hardware dipende interamente da un accordo solido con Oracle per il licensing Solaris. Senza accordo l’hardware Fujitsu non ha alcun sistema operativo, e dato che adesso anche HP e Dell hanno licenze OEM per Solaris, i clienti hanno più di una ragione per dubitare sul futuro dell’hardware Fujitsu.

In un webcast tenuto da Oracle in Agosto si è vista una slide che mostrava uno “SPARC 1-64 socket” dopo il 2012 fino al 2016, ma definire il tutto come “vago” è persino riduttivo. Non c’erano specifiche e non si capisce da dove questi processori dovrebbero arrivare. Questo perchè già diverso tempo fa Sun aveva disperso tutte le esperienze ingegneristiche che avevano reso l’UltraSPARC una forza con cui competere. In pratica allo stato attuale non c’e’ più in Oracle/Sun un team di ingegneri che sia in grado di progettare processori competitivi.

Ad Oracle non piace SPARC, e ha chiarito abbondantemente che non c’e’ spazio per SPARC in azienda. Tuttavia abbandonare l’architettura significa perdere i clienti governativi e del mondo della finanza ad un tasso persino più rapido di quanto li stava perdendo Sun prima della fusione. L’unico motivo per cui il trend è andato in pareggio è il fatto che tutti quelli che potevano tirare il grilletto l’hanno già fatto, e ora rimangono solo le migrazioni difficili e i clienti ad alta resistenza al cambiamento. Ma Oracle non vuole mantenere questi clienti su SPARC, piuttosto vuole portarle su Exadata + Exalogic, e farà pressione perchè ciò avvenga. Da notare che Oracle pone talmente poco affidamento su SPARC da aver basato i suoi stessi sistemi Exadata/Exalogic su processori Intel Xeon.

Quindi l’unica conclusione logica è che SPARC è morto e non ha futuro. Fujitsu non ne ha voluto parlare, ed a buon conto. Non sembrano esserci piani futuri oltre allo SPARC64 VIIIfx, e con la crescente spinta verso l’efficienza, le sue necessità di raffreddamento ad acqua nel suo stato di design attuale significano che i clienti enterprise non lo vorranno. E’ stato lasciato indietro con un rapporto potenza:prestazioni risalente all’era degli anni ’90, che appare peggiore ad ogni giorno che passa, e a cui ancora mancano feature basilari come il throttling e lo spegnimento dei processori idle/inutilizzati, che sono considerate standard imprescindibili persino su sistemi a 32 socket.

E’ stata una bella corsa finchè è durata. Addio SPARC 🙁

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