Oracle fonde il “cloud OS” con OpenStack in Solaris 11.2

oraclesolarisI precedenti clienti Unix server continuano la loro marcia verso Linux e per molti di essi non c’è alcuno sguardo indietro, ma questo non ha fermato Oracle dal proseguire lo sviluppo di Solaris Unix – anche se lentamente.

A fine aprile, il gigante dei database ha indetto un evento a New York per annunciare Solaris 11.2, che è solamente la seconda minor release del precedente prodotto Sun dall’uscita di Solaris 11 nel novembre 2011.

Ma sebbene l’OS stia avendo solo un incremento di minor release, questo non significa che non siano incluse novità significative, secondo il Solaris product director Larry Wake. E’ solo che le novità non dovranno alterare alcun sistema esistente.

“In effetti, quello che il .2 significa è che abbiamo incorporato alcuni cambiamenti degni di nota in un modo che ci consente di non lasciare indietro niente e nessuno,” ha scritto Wake in un post sul blog. “Questo è sempre Oracle Solaris 11. La ragione per cui è una minor release è che non ci sono motivi di preoccupazione per gli utenti e gli sviluppatori “11” esistenti su come integrarlo nei propri ambienti.”

Al lancio nel 2011, Oracle definì Solaris 11 come “il primo cloud OS“, e prevedibilmente questo tema proseguirà con la nuova release. La maggior parte delle nuove features ha una tendenza al cloud, anche se l’OS Oracle, ormai tendenzialmente di nicchia, verrà molto probabilmente usato più in cloud privati che pubblici.

L’aspetto più significativo è che Solaris 11.2 adesso include una distribuzione completa di OpenStack. Oracle si è unita al treno di OpenStack nel dicembre 2013 e disse di aver intenzione di integrare il supporto per la tecnologia cloud open source attraverso prodotti multipli, inclusi Solaris e Oracle Linux.

Con il supporto OpenStack in Solaris, i clienti saranno adesso in grado di gestire le proprie VM Solaris dalla stessa dashboard OpenStack usata per le istanze ESX e KVM. E la release include anche il popolare software di IT automation Puppet, per aiutare ad accellerare i task di provisioning, configurazione, gestione del software e altre operazioni ripetitive.

Un’altra novità sono gli Unified Archives, una nuova forma di backup e archiviazione che consente agli admin di clonare l’intero ambiente per disaster recovery o provisioning rapido nel cloud. Per mostrare la nuova tecnologia, Oracle ha anche fornito un Unified Archive preconfezionato ad OpenStack, il quale rende possibile generare un singolo nodo Solaris Openstack “in una questione di minuti”.

Una nuova feature di software defined network (SDN) consente alle applicazioni di dare priorità al proprio traffico tramite flussi di rete che possono essere usati per specificare accordi di livello servizio (SLA) all’interno del data center.

Ci sono inoltre state numerose migliorie alla virtualizzazione, inclusa la possibilità di riconfigurare dinamicamente le Solaris Zones senza riavvio e il supporto per il rename automatico delle Zone. In aggiunta, nuove kernel Zones possono eseguire versioni diverse di kernel rispetto alla global zone e possono essere patchate senza richiedere reboot della global Zone.

Per un elenco dettagliato delle nuove features in Solaris 11.2, è possibile consultare le release note formali. E’ anche possibile scaricare l’OS e provarlo, ma al momento si tratta soltanto di una beta. Oracle ha detto di attendersi la disponibilità della release finale entro l’estate 2014.

Articolo originale su The Register

BSD Releases: FreeBSD 7.3-BETA1 e PC-BSD 8.0RC

Un rapido aggiornamento su alcune recenti uscite di sistemi BSD:

Logo FreeBSDIl ramo legacy di FreeBSD sta per raggiungere la versione 7.3, infatti in questi giorni è stato rilasciato FreeBSD 7.3-BETA1. L’annuncio ufficiale non riporta dettagli particolare sulle novità o sui bug che sono stati risolti, ma prevede il rilascio della release finale agli inizi di marzo. Questi i link per il download:  FreeBSD-7.3-BETA1-i386-dvd1.iso (950MB, SHA256), FreeBSD-7.3-BETA1-amd64-dvd1.iso (1,045MB, SHA256).

Logo PC-BSDPC-BSD 8.0RC è basato su FreeBSD 8.0-RELEASE-P2 e KDE 4.3.4. Rispetto alla precedente beta la base BSD è stata aggiornata, è stato risolto un bug presente quando il filesystem di boot è ZFS, sono state migliorate le routine di individuazione dei dischi in installazione, risolti alcuni problemi di configurazione di CUPS e KDM, e altri dettagli. La nota di rilascio contiene anche i riferimenti utili per il download.

Rilasciato PC-BSD 8.0-BETA

Logo PC-BSDIl primo dell’anno porta l’annuncio del rilascio di PC-BSD 8.0-BETA.

Le caratteristiche più rilevanti sono il sottosistema FreeBSD 8.0 come base, la presenza di KDE 4.3.4 come ambiente desktop, il nuovo sistema di installazione che consente di installare sia PC-BSD che FreeBSD “puro”, la possibilità di essere eseguito dal CD in modalità Live, un software manager aggiornato che consente di installare i pacchetti navigando direttamente nel repository, il supporto all’accelerazione 3D tramite i driver NVIDIA in ambiente AMD64.

Si tratta di una versione beta, quindi ancora suscettibile di modifiche e bugfix.

Sono ovviamente presenti le note di rilascio e il changelog dettagliato, mentre per il download dell’iso è possibile far riferimento a questi link:

PC-BSD 32Bit (i386) Downloads

PC-BSD 64Bit (amd64) Downloads

Nexenta 2.0beta2

E’ disponibile la seconda beta del progetto Nexenta, distribuzione basata sull’unione di un repository Ubuntu con il kernel OpenSolaris.

Questa seconda beta comprende ovviamente molti bugfix rispetto alla prima, e si basa sulla build 104+ di OpenSolaris comprensivo delle patch più importanti. Il numero dei pacchetti compresi nel repository, che è basato su quello di Ubuntu 8.04 LTS ‘Hardy Heron’, è salito a 13000. E’ stata anche realizzata l’integrazione di servizi quali Apache, MySQL, PostgreSQL ed Exim nella struttura SMF di Solaris.

Come di consueto, ecco le coordinate per il download: nexenta-core-platform_2.0-b104-beta2_x86.iso.zip (440MB).

Rilasciato PC-BSD 7.1BETA1

E’ di oggi il rilascio di PC-BSD 7.1-BETA1. Questa versione si basa su FreeBSD 7.1 e KDE 4.2.1, con tutta una serie di miglioramenti. Alcune delle novità comprendono: X.Org 7.4; una localbase separata per FreeBSD e PC-BSD in modo da poter utilizzare sia i pacchetti PBI che i ports di FreeBSD senza alterare il desktop; una opzione di aggiornamento durante l’installazione che preserva i PBI, i ports installati dall’utente e la /home; un update manager online migliorato; un minore utilizzo della cpu; una maggiore velocità dell’ambiente desktop.

Il download può essere effettuato da questi url: PCBSD7.1-BETA1-x86-DVD.iso (1,939MB, torrent), PCBSD7.1-BETA1-x64-DVD.iso (2,001MB, torrent).

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