Oracle rilascia Solaris 11.4 “CBE” per usi Open-Source/Non-production

Oracle ha iniziato a rendere disponibile una nuova versione di Solaris 11.4 per sviluppatori free/open source e per uso personale non di produzione.

Oracle Solaris 11.4 “CBE” è stato annunciato con poco clamore il mese scorso, e quello che molti appassionati di sistemi operativi open source probabilmente sosterranno è “troppo poco, troppo tardi”.

Oracle Solaris 11.4 CBE è stato annunciato all’inizio di marzo, ed è il “Common Build Environment” che è destinato agli sviluppatori open source e all’uso personale strettamente non di produzione… ovvero se si vuole Solaris per le nuove installazioni nel 2022.

La nuova versione “CBE” di Solaris 11.4 è effettivamente una rolling release e dal punto di vista di Oracle dovrebbe facilitare l’integrazione del software open source su cui si basa Solaris piuttosto che essere vincolato alla versione GA 11.4.0 ormai datata.

Il download del nuovo Solaris 11.4 CBE richiede un account Oracle. Le build CBE sono anche descritte come “simili a una versione beta, sono build pre-release di una particolare SRU”.

La licenza per l’uso non di produzione è fornita in base all’Accordo di licenza per l’adozione anticipata di Oracle Technology Network per Oracle Solaris.

Oracle consentirà l’aggiornamento da queste versioni CBE gratuite a versioni SRU a pagamento in base ai contratti di supporto Oracle.

Maggiori dettagli per gli interessati a Oracle Solaris 11.4 CBE tramite il blog di Oracle Solaris.

Rilasciato OpenIndiana 2021.10

OpenIndiana, il sistema operativo open source derivato da quello che era OpenSolaris di Sun e ora basato su Illumos, è uscito con il suo ultimo aggiornamento semestrale.

Cosa c’è in serbo con OpenIndiana 2021.10? Supporto hardware migliorato, il che è un’ottima notizia. L’upstream Solaris recentemente non ha avuto un supporto hardware robusto e tempestivo come molti anni fa durante i grandi giorni di Sun Microsystems, ma per le piattaforme open source basate sulla comunità Solaris/Illumos mantenere il supporto hardware moderno è stata ancor più di una sfida . L’annuncio di rilascio osserva: “Le nuove immagini sono interessanti per le persone con hardware più recente che non è stato supportato in passato”.

Ma per quanto riguarda quale sia il nuovo supporto hardware con OpenIndiana 2021.10, questo non viene specificato. Sfortunatamente, anche le altre modifiche al sistema operativo della versione non sono state descritte. Le risorse sono così scarse che l’annuncio di OpenIndiana 2021.10 osserva semplicemente: “Ulteriori dettagli seguiranno quando il tempo lo consentirà…”

Il breve annuncio di rilascio insieme ai download per OpenIndiana Hipster 2021.10 può essere trovato su OpenIndiana.org, attualmente ancora limitato ai sistemi basati su x86/x86_64.

Rilasciato OpenIndiana “Hipster” 2017.04

Agli inizi di maggio è stata rilasciata la nuova snapshot di OpenIndiana targata 2017.04.

Le novità in essa contenute sono:

  • Supporto per USB 3.0
  • il porting di Intel KMS è stato riscritto per supportare un maggior numero di CPU
  • XOrg è stato aggiornato alla versione 1.18.4
  • Mate Desktop è stato aggiornato alla versione 1.16
  • Numerose applicazioni end-user sono adesso fornite come 64-bit only
  • E’ stato inserito il servizio ca-certificates per rigenerare il CA Bundle

Ulteriori informazioni possono essere trovate nelle note di rilascio, e i media possono essere scaricati su http://dlc.openindiana.org/.

La fine di Solaris

Alla fine è successo. Senza preavviso e senza annunci, un tweet ha reso noto che Oracle ha silenzionamente licenziato grandissima parte dei team di sviluppo di Solaris e dell’architettura SPARC, segnandone di fatto la fine.

 

Era evidente da tempo che l’impegno di Oracle su Solaris fosse veramente minimo e legato alla sussistenza, a parte il rilascio dell’architettura SPARC M8.

Sono trascorsi 25 anni dalla nascita di Solaris come successore di SunOS, mentre la cpu SPARC era nata nel 1985.

L’attesa release di Solaris 11.4 e soprattutto quella del successivo Solaris 12 sono quindi da considerare ormai impossibili.

Non ci resta che dare un triste addio a quello che moltissimi consideravano il baluardo  e punto di riferimento dei sistemi UNIX sin dagli anni 80.

OpenIndiana introduce MATE Desktop

openindianaE’ passato un po’ di tempo da quando sono emerse notizie significative su OpenIndiana, il sistema operativo derivato da OpenSolaris/Illumos, ma durante questo mese di agosto 2016 sono comparse alcune ISO di test contenenti l’ambiente MATE Desktop.

OpenIndiana ha utilizzato per lungo tempo GNOME 2.x e adesso sembra si stia preparando a una possibile migrazione all’ambiente MATE desktop che è il fork di Gnome 2. Al momento comunque entrambi gli ambienti risultano disponibili nelle ISO.

La versione utilizzata è MATE 1.14 con molti fork di applicazioni GNOME 2. Esiste una pagina wiki con informazioni relative a questa implementazione su OpenIndiana, e le informazioni per scaricare le iso sono contenute in questo post.

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